martedì 30 novembre 2021

Recensione: "Vita stregata" di Diana Wynne Jones ✨🧙‍♀

Qualche settimana, spulciando tra gli scaffali di un negozio Libraccio, il mio sguardo è stato catturato dalla copertina di Charmed life.

Il titolo ha fatto suonare una campanella nella mia testa. 🔔
Dopo una breve ricerca (in questi casi, Goodreads è un toccasana) ho scoperto che si trattava dell’originale di Vita stregata, una storia che mi era capitato di vedere in giro e che mi aveva incuriosita così tanto da finire nella mia wishlist.

Solitamente un libro può attendere anni nella mia libreria prima di essere letto, ma in questo caso ha aspettato solo una settimana. Per fortuna, aggiungerei, visto che tra le pagine di Vita stregata ho trovato una storia straripante di magia, come non ne leggevo da tanto tempo.



 Trama di "Vita stregata" (Diana Wynne Jones)

 In un mondo lontano, simile e allo stesso tempo completamente diverso dal nostro, Guendalina è una giovane strega, il cui potere è ammirato e temuto da tutti.


Guardando al futuro, nessuno ha dubbi: Guendalina sarà una potente incantatrice, in grado di assoggettare eserciti e far crollare monarchie. 

Per ora, però, è ancora una ragazzina che segue le lezioni di Mr. Nostrum, un mago da strapazzo che la rifocilla con falsi complimenti e lodi.


La giovane strega si comporta come se fosse già la regina di tutti i mondi possibili e suo fratello Eric (detto Micio) è colui che deve subirne le conseguenze.

Eric, a differenza di sua sorella, non ha poteri magici: timido e insicuro, si aggrappa a lei in cerca di sostegno, ignorando le crudeltà a cui lo sottopone quotidianamente.


Un giorno, però, tutto cambia: i genitori di Guendalina e Eric muoiono in un terribile incidente e i due fratelli si ritrovano soli nel mondo. Uno stato che però non durerà a lungo: dalla corrispondenza del padre, spunta un certo Chrestomanci, un mago con enormi poteri che sembra in qualche modo legato a loro.


Qui hanno inizio le avventure dei due fratelli: tra incantesimi, lezioni e strani personaggi, scopriranno il mistero che si cela dietro alla loro famiglia e il motivo per cui Eric non è in grado di realizzare pozioni magiche, comprendendo che nulla è mai come sembra.




Il mio parere su "Vita stregata" (Diana Wynne Jones)


In Vita stregata incontriamo due protagonisti, ma il personaggio che ho preferito è stato Eric: difficile non ritrovarsi nella sua timidezza, nella sua paura di dire sempre qualcosa di sbagliato o fuori luogo.

Eric è anche il personaggio che cresce di più nel corso della vicenda, rimanendo però sempre fedele a se stesso. Cambia il suo rapporto con Guendalina (man mano che scivolano le fette di salame che il ragazzo aveva sugli occhi), ma nonostante l’indipendenza trovata, Eric non cambia il suo carattere: continua ad essere timido e a preferire ascoltare piuttosto che parlare.

Questo elemento di continuità non è scontato, visto che sono diversi i libri in cui il protagonista (in nome della crescita del personaggio) modifica completamente il proprio carattere entro l’ultimo capitolo, perdendo di credibilità. 


A proposito di confronti con altri romanzi,  siamo oramai abituati alle storie che raccontano di uno o più protagonisti che imparano ad usare i loro poteri.

Vita stregata è stato uno dei pionieri di questa trama: scritto nel 1977, è stato uno dei libri che hanno ispirato molte delle storie contemporanee che troviamo sui nostri scaffali (orfani alle prese con una scuola di magia, una protagonista che sembra predestinata al successo… Scommetto che ti si è accesa una lampadina!💡)

Eppure questo è un libro che, soprattutto in Italia, non è molto conosciuto. Ma se ti capita, ti consiglio di dare una chance allo stile di Diana Wynne Jones: delicatezza e un sottile umorismo attraversano tutte le pagine di questo magico e imperdibile romanzo.




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