Dopo un inizio un po' lento, la storia procede in modo scorrevole. Semplice lasciarsi cullare dalle onde insieme a Billy, chiedersi se forse tra lui e Patrick non potrebbe nascere qualcosa in più e sorridere davanti alla personalità di suo padre.
Fish Boy si concentra su una tematica non semplice da veicolare a un pubblico così giovane, quella della crescita. Il mare è la passione di Billy, ma è anche il rifugio dove nascondersi dal mondo e ignorare le proprie responsabilità, soprattutto nei confronti della madre. La stessa tematica è raccontata da Patrick Ness in un romanzo che oramai è diventato un capolavoro dei nostri tempi: Sette minuti dopo la mezzanotte. Nel libro si racconta il rapporto di un figlio preadolescente con la madre malata e anche in questo caso la trama viene arricchita da elementi sovrannaturali. Un turbinio di emozioni sconvolge questi ragazzi, costretti ad ammettere che il proprio genitore non è perfetto e invincibile come credevano, anzi è così vulnerabile da ammalarsi. A differenza però del capolavoro di Ness, Daykin rimane sulla superficie: accenna a questa tematica, ma non si spinge fino ad analizzarla nel profondo. La malattia della madre passa in secondo piano, non si intreccia con le vicende di Billy e bisogna possedere una buona capacità critica per individuare questo nesso; una capacità che, per quanto mi fidi del sistema scolastico italiano, non credo che un ragazzino di dieci anni riuscirebbe a ottenere.
Fish Boy si concentra su una tematica non semplice da veicolare a un pubblico così giovane, quella della crescita. Il mare è la passione di Billy, ma è anche il rifugio dove nascondersi dal mondo e ignorare le proprie responsabilità, soprattutto nei confronti della madre. La stessa tematica è raccontata da Patrick Ness in un romanzo che oramai è diventato un capolavoro dei nostri tempi: Sette minuti dopo la mezzanotte. Nel libro si racconta il rapporto di un figlio preadolescente con la madre malata e anche in questo caso la trama viene arricchita da elementi sovrannaturali. Un turbinio di emozioni sconvolge questi ragazzi, costretti ad ammettere che il proprio genitore non è perfetto e invincibile come credevano, anzi è così vulnerabile da ammalarsi. A differenza però del capolavoro di Ness, Daykin rimane sulla superficie: accenna a questa tematica, ma non si spinge fino ad analizzarla nel profondo. La malattia della madre passa in secondo piano, non si intreccia con le vicende di Billy e bisogna possedere una buona capacità critica per individuare questo nesso; una capacità che, per quanto mi fidi del sistema scolastico italiano, non credo che un ragazzino di dieci anni riuscirebbe a ottenere.
Fish Boy si inserisce nel filone della letteratura per ragazzi che concerne personalità particolari e quasi fuori dal comune, molto in voga al momento: una lettura senza dubbio piacevole e divertente, che però avrebbe potuto regalare molto di più.

📚 Il consiglio in più: Se siete alla ricerca di libri per ragazzi con personaggi fuori dal comune, vi consiglio La storia di Mina di David Almond.
Autrice: Chloe Daykin
Casa editrice: Giunti
Prezzo: 14 €
Pagine: 304
Data di uscita: 30 gennaio 2019
⭐⭐⭐
[il libro è un omaggio dalla casa editrice, che ringrazio 💖]
[il libro è un omaggio dalla casa editrice, che ringrazio 💖]

Avete letto questo romanzo?
Conoscete libri per ragazzi che possono essere inseriti in questo filone?
💖
Alla prossima,

Ciao Adele,
RispondiEliminadavvero una bella recensione! Questo libro mi ispira, anche se in genere sono più una lettrice di Ya, ma se ci sono elementi soprannaturali o anche solo strani allora m'interessa.
"Sette Minuti dopo la Mezzanotte" l'ho letto anch'io quand'ero alle elementari, e a quel tempo mi era solo sembrata una bella storia, seppur triste e un po' spaventosa. Dovrei rileggerlo per capirlo appieno.
"Wonder" invece l'ho letto alle medie e mi era piaciuto un sacco. Ne ho un bellissimo ricordo. Tanto che lo sto ancora consigliando praticamente a tutti.
Non saprei consigliarti altri libri da inserire in questa categoria, perché li ho letto quand'ero piccola e non me li ricordo bene oppure non ho colto le tematiche più importanti.
Ciao Martha!💖
EliminaGrazie mille, sono contenta che la recensione ti sia piaciuta. 😍
Ti consiglio con tutto il cuore di dare una seconda possibilità a Ness: sono convinta che ti lascerà senza fiato.
Un abbraccio!
Ciao! Non lo conoscevo questo romanzo, ne sapevo della sua esistenza. Ma sembra davvero una bella lettura, perlomeno il classico genere di lettura che allieta un pomeriggio estremamente noioso e monotono :)
RispondiEliminaCiao Gresi!💖
EliminaSì, è un libro che si legge velocemente e tiene una grande compagnia.
Ciao Adele, che bella recensione. Ho apprezzato come, in poche righe, sei riuscita a dare una visione così approfondita del romanzo e del tuo punto di vista (lo dico da grande logorroica). Anche io ho scoperto la letteratura per ragazzi da relativamente pochi anni e devo dire che ogni tanto incappo in delle chicche niente male. Riguardo alla tua domanda, secondo me Anna dai capelli rossi potrebbe rientrare in quel filone di libri con personalità fuori dal comune ma un po' incomprese da tutti. Quando te la sentirai, ti consiglio di buttartici a pesce. Ti lascio anche il link alla recensione che ho scritto su questo romanzo, magari può darti uno spunto in più (https://steliderba.blogspot.com/2017/10/capitolo-22-anna-dai-capelli-rossi.html). Nel frattempo ti do un bacione.
RispondiEliminaCiao cara! 💖
EliminaGrazie mille, sono contenta che la recensione ti sia piaciuta (poi detto da te vale doppio).
Il mio approccio con Anna comprende l'anime che guardavo la mattina prima di andare a scuola e la prima stagione della serie su Netflix. 😅 Però se me lo consigli, lo recupererò senz'altro. Grazie per il link, vado a dare un'occhiata! 😘
Non conoscevo questo romanzo ma ora desidero leggerlo il prima possibile! Non posso resistere a un romanzo dalle tematiche sociali e di formazione. Grazie 😊
RispondiEliminaSono contenta che ti abbia incuriosita! 💖
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