Recensione di "Einstein secondo me (e i miei amici)" di Natacha Quentin

Capelli bianchi scompigliati, folti baffoni e la lingua di fuori: Albert Einstein è lo scienziato che è rimasto maggiormente nell'immaginario di tutti noi.

Eppure sappiamo davvero tutto della sua vtia?

Einstein secondo me (e i miei amici) è una simpatica biografia che attraverso vignette, battute e illustrazioni racconta la meravigliosa esistenza del fisico baffuto più amato di sempre.

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100% bio è una collana che si prefigge di raccontare la vita dei grandi personaggi del passato in modo accattivante, rivolgendosi a un pubblico di bambini e ragazzi.

Lo scorso anno Edizioni Sonda aveva portato in Italia La vita (divertentissima) di Leonardo di Cécile Alix, che esplora le vicende del famoso genio italiano. Ero rimasta così tanto affascinata dal racconto di Melissa, da ritrovarmi alle tre di notte a leggere la pagina di Wikipedia dedicata all'autore della Gioconda.

Einstein secondo me ha sortito lo stesso effetto (controllate pure la mia cronologia di ricerca).

Questa volta chi racconta è Luca, un giovanissimo studente che preferisce non far sapere i voti della sua pagella, ma che è spinto da una grande curiosità e voglia di imparare. Insieme ai suoi amici intraprende un viaggio (telematico) alla ricerca di tutti i segreti di Einstein, per narrarne sia le grandi scoperte sia la vita privata.

Il risultato è una biografia completa, che si sofferma volentieri a spiegare in modo semplice e comprensibile le grandi innovazioni dello scienziato e il peso che hanno avuto nel progresso scientifico.

Una biografia che non si limita però a raccontare ciò che Einstein ha fatto, ma si impegna per sottolineare il messaggio più importante che il grande scienziato ci ha lasciato: non si nasce geniali. Tutto può essere raggiunto grazie alla costanza, all'impegno e alla voglia di mettersi in gioco.

"Credete in voi stessi e siate curiosi."