Recensione de "Il principe e la sarta" di Jen Wang 👗

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Frances è una giovane sarta con un grande sogno: diventare una famosa stilista.
I vestiti confezionati da lei sono così sgargianti e originali che arrivano ad attirare l'attenzione (positiva e negativa) di tutta la nobiltà parigina. La sua sorte cambia quando viene contattata dal principe del Belgio, Sebastian, il quale la desidera come sua sarta personale. Frances accetta, ma una volta giunta a palazzo l'attenderà una sorpresa: il principe, infatti, ama vestirsi da donna.

"Ogni tanto mi guardo allo specchio e penso:«Eccomi, sono il Principe Sebastian!

Indosso vestiti da maschio e sembro mio padre.» Altre volte non mi sento a mio agio.
In quei giorni mi sento come se fossi ... Una principessa."

I personaggi di questa storia si incontrano, si scontrano, si inseguono e si cercano: ognuno di loro tenta di trovare l'altro oltre la diversità che, superficialmente, li separa.

Questa graphic novel sarebbe un'interessante lettura da proporre nelle scuole secondarie di primo grado, per più di un motivo:

✨ Spiega, attraverso la vicenda stessa, l'enorme differenza che divide i concetti di identità di genere e orientamento sessuale: spesso sovrapposti o associati, in realtà raccontano due ambiti ben specifici del nostro essere umani;

✨Elogia la libertà di essere, semplicemente, se stessi. Non nasconde come questa scelta possa essere difficile o, spesso, causa di discriminazione, ma invita a riflettere a quanto perderemmo se non avessimo il coraggio di prenderla.

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Riassumerei la lettura de Il principe e la sarta con queste tre parole: morbida, colorata e commovente. Poche graphic novel mi hanno toccato nell'animo come l'ultimo lavoro di Jen Wang.