In fondo, cosa potrebbe andare storto?
Forse, se fossi riuscita a superare l'ansia di sembra un'idiota davanti ad altra gente, avrei potuto diventare la protagonista della mia vita invece di guardare dagli spalti come sempre. E se magari non avessi tenuto sempre alta la guardia, aspettandomi di essere giudicata, mi sarei accorta che molti ti sostengono e ti aiutano...Perché in fondo siamo tutti spaventati.
La premessa di Maledetta felicità ricorda l'atmosfera di un romanzo di Sophie Kinsella ed è inevitabile associare Marianne alla celeberrima Bridget Jones. All'inizio anch'io ho fatto questo errore, pensando di trovarmi davanti ad un frizzante romanzo rosa. Mi sbagliavo. Maledetta felicità è un romanzo di formazione, basato sulla vita di tutti noi. Marianne si fa travolgere dal desiderio di raggiungere un ideale di perfezione che, in fondo, non esiste. Quante volte ci sentiamo inadeguati davanti a magnifiche foto di Instagram, quante volte guardandoci ad uno specchio sentiamo che potremmo essere di più. Il viaggio di Marianne è partito con il desiderio di raggiungere un ideale, di diventare perfetta. La conclusione però sarà completamente inaspettata.
Lasciare andare la vecchia me, quella ossessionata dal lavoro, dal compiacere gli altri, dall'essere al posto giusto...Non era bello. Era una cosa talmente brutta che non si poteva spiegare. All'inizio dell'anno credevo di voler cambiare, ma il cambiamento è spaventoso. Se non ero più la vecchia me, allora chi ero?
Se mi seguite da un po', credo che oramai sappiate quanto mi stia a cuore il tema
della salute mentale. Così tanto a cuore, che tremo davanti a quei romanzi che lo trattano: ho sempre paura che lo facciano in modo superficiale, che trasmettano false verità e che creino sempre più confusione intorno ad una tematica che non può essere definita obiettivamente.
Maledetta felicità riesce a trattare questo tema con chiarezza e in modo approfondito, mantenendo alto il livello di attenzione e spingendoti a volerne sapere sempre di più. Marianne racconta la sua storia senza veli: ammette i suoi errori, non nasconde i momenti più imbarazzanti e non teme il giudizio del lettore. Si capisce che la sua è una vera e propria missione: raccontando la sua storia vuole mostrare come nessuno di noi è perfetto, come quell'ideale a cui così spesso miriamo non è altro che una falsa costruzione.
Lo so cosa state pensando: ma alla fine i libri self help le sono serviti a qualcosa?
L'unico modo per scoprirlo, cari lettori, è quello di leggere il libro. ✨
Maledetta felicità
Autrice: Marianne Power
Casa editrice: Giunti
Pagine: 400
Data di uscita: 17 aprile 2019
⭐⭐⭐⭐
[il libro è un omaggio dalla casa editrice, che ringrazio 💖]
Avete avuto qualche esperienza con i libri self help?
Vi va di condividerla?
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Alla prossima,
Sembra davvero carino :) Il genere di romanzo che lo si desidera leggere quando si è reduci da una giornata stressante :)
RispondiEliminaCiao Gresi! 💖
EliminaEsatto, è proprio quel genere di romanzo. Leggero, ma non per questo superficiale. 🌺
Non ne avevo mai sentito parlare, ma mi attira come solo quelle letture di cui senti di avere bisogno riescono a fare :)
RispondiEliminaCiao!💖 Te la consiglio, è una lettura davvero bella! ✨
EliminaLovely blog youu have
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