lunedì 2 marzo 2020

Recensione "Raccontami di un giorno perfetto" di Jennifer Niven 🌧


Finch e Violet si incontrano sul campanile della scuola: entrambi hanno la stessa intenzione, ma nessuno dei due la porta a termine. Gli studenti che li osservavano da giù dicono che sia stata la dolce Violet, con il suo viso a cuore e le labbra carnose, a salvare Finch, lo schizzato. Eppure le cose sono andate in un modo completamente diverso.

Sarà un progetto scolastico a scandire il loro rapporto: scoprendo i posti più inusuali dell'Indiana, i due ragazzi scopriranno loro stessi, le loro debolezze e il loro amore. 


 
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Raccontami di un giorno perfetto è la storia di due esistenze spezzate che si scontrano. Mentre Violet si sente colpevole per la morte della sorella (avvenuta pochi mesi prima), Finch soffre di depressione, ha da sempre istinti suicidi ed è ossessionato dalla morte. C'è qualcosa che però non va in questo libro: tematiche di cui è fondamentale parlare ai più giovani sono state trasformate dall'autrice in pretesti per rendere i personaggi più affascinanti.

Credo che sia necessario fare una premessa: questo libro è stato scritto nel 2015 e anche se sono passati solo cinque anni molte cose sono cambiate. Cinque anni fa il femminismo era ancora poco esplorato, il che giustifica la quantità di tu non sei come le altre ragazze presenti in questo libro. Cinque anni fa la salute mentale era ancora un tabù, non se ne parlava liberamente come ora, e i libri che provavano ad affrontare l'argomento cadevano spesso in stereotipi.


All'inizio del romanzo apprendiamo che la sorella di Violet è morta da nove mesi. Dopo che questa informazione viene fornita al lettore, ecco una bella carrellata di adulti che invitano la ragazza a metterci una pietra sopra perché in fondo sono già passati nove mesi. Questi adulti non sono solo i genitori di Violet, ma anche i suoi insegnanti e il suo psicologo. Dare un limite per il superamento di un trauma è sbagliato: alcune ferite richiedono anni, se non decenni per rimarginarsi. Parlarne in questi termini è scorretto, soprattutto se sarà l'incontro con un ragazzo a far sparire magicamente tutte le difficoltà di Violet. 

Questo è solo un esempio di come la salute mentale viene trattata in questo romanzo. 
Un altro è lo stesso personaggio di Finch. Il suo dolore e la sua sofferenza sono semplicemente dei mezzi per renderlo interessante o, peggio ancora, "diverso". I suoi istinti suicidi vengono trattati con superficialità, trasformati addirittura in vanto, poiché permettono al protagonista di perdersi in lunghe riflessioni esistenziali.


Parlare di salute mentale è importante, se non fondamentale, ma è anche necessario parlarne nel modo corretto.

Raccontami di un giorno perfetto è un romanzo scorrevole, la cui trama riesce ad intrattenere con facilità. Ma se si è alla ricerca di un libro per ragazzi in grado di raccontare l'importanza del chiedere aiuto, non credo che questo sia il libro adatto. 





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Raccontami di un giorno perfetto

Autrice: Jennifer Niven
Casa editrice: DeA
Pagine: 400
Data di pubblicazione: 31.03.2015
⭐.5






Avete letto questo romanzo?
Cosa ne pensate? 
💖
Alla prossima, 

3 commenti:

  1. Guarda io quando ne ho parlato sul blog e mi sono confrontata con altre blogger sono stata "sbranata" per il fatto che non urlassi al capolavoro. Trovo, come hai riscontrato anche tu, che determinati temi siano stati trattati in una chiave sbagliata. A me personalmente non è piaciuto questo romanzo, anzi ricordi di esserne rimasta infastidita.

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  2. "Dare un limite per il superamento di un trauma è sbagliato" ecco concordo. In realtà non ho più le idee così chiare a proposito di questo romanzo... l'ho letto anni fa ormai, probabilmente quando era appena uscito in Italia e inoltre l'avevo letto in lingua... In realtà mi era piaciuto ma mi aveva lasciato un pochino con l'amaro in bocca.
    Per quanto riguarda il film... emh, se dici che ci sia qualcosa che non va nel libro non immagini nel film XD

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  3. Leggendo la tua recensione mi dà l'impressione di un libro indicato principalmente per un pubblico giovanissimo. Lo leggerò sicuramente perché l'incipit non è male, ma con pochissime aspettative.

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Grazie per ogni commento lasciato! Mi fa realmente piacere conoscere le vostre opinioni.

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