Buongiorno miei cari!
Oggi voglio segnalarvi due romanzi: il primo è un "thriller romantico", così l'ha definito Giovanna Evangelista, l'autrice. Il secondo, invece, è un classico della letteratura mistery inglese, tradotto da Annarita Tranfici.
Oggi voglio segnalarvi due romanzi: il primo è un "thriller romantico", così l'ha definito Giovanna Evangelista, l'autrice. Il secondo, invece, è un classico della letteratura mistery inglese, tradotto da Annarita Tranfici.
Liam è un giovane studente fuori sede che nasconde un inquietante segreto: nei suoi incubi appare una donna senza volto che gli sussurra sempre le stesse parole. Questi incubi sono un tormento per lui: gli si presentano ogni notte, sempre uguali, da quando era bambino. Ormai, dopo vent'anni, Liam ha imparato a conviverci, credendosi pazzo. Non sa che, una sera come le altre, un'inquietante verità inizierà a prender forma, rivelando un passato che doveva restare nascosto.
Estratto
"Una mano bianca, morbida e affusolata emerse dalla manica rossa e si alzò verso il suo viso. Gli sfiorò la guancia, lasciando dietro di sé una sensazione di gelo. Lui non si mosse, non vi riuscì. Sott’occhio risplendeva lo smalto vermiglio che le baciava le unghie.
Seppe cosa stava per accadere. Non doveva alzare lo sguardo, per nulla al mondo avrebbe dovuto farlo.
“Non preoccuparti, piccolo. Starai bene. Sarai felice.”
Avrebbe voluto parlare, ma era paralizzato. Chi sei? continuava a chiederle nella sua testa, accorato, sperando che lei potesse sentirlo. Al contempo però era consapevole che non avrebbe ricevuto risposta.
“Non preoccuparti, piccolo. Starai bene. Sarai felice.”
Quelle parole non pronunciate danzavano intorno a lui in un’eco roboante, ritornandogli alle orecchie come sussurrate dal profondo delle sue viscere e della sua coscienza. E fu allora che la sua testa si sollevò, lentamente, e gli occhi si spalancarono. Non doveva farlo, ma non aveva controllo.
Le tenebre avevano vinto anche quella notte, come tutte le notti."
Seppe cosa stava per accadere. Non doveva alzare lo sguardo, per nulla al mondo avrebbe dovuto farlo.
“Non preoccuparti, piccolo. Starai bene. Sarai felice.”
Avrebbe voluto parlare, ma era paralizzato. Chi sei? continuava a chiederle nella sua testa, accorato, sperando che lei potesse sentirlo. Al contempo però era consapevole che non avrebbe ricevuto risposta.
“Non preoccuparti, piccolo. Starai bene. Sarai felice.”
Quelle parole non pronunciate danzavano intorno a lui in un’eco roboante, ritornandogli alle orecchie come sussurrate dal profondo delle sue viscere e della sua coscienza. E fu allora che la sua testa si sollevò, lentamente, e gli occhi si spalancarono. Non doveva farlo, ma non aveva controllo.
Le tenebre avevano vinto anche quella notte, come tutte le notti."
Titolo: Le anime bianche (The White People)
Autrice: Frances Hodgson Burnett
Traduttrice: Annarita Tranfici
Editore: Panesi Edizioni
Autrice: Frances Hodgson Burnett
Traduttrice: Annarita Tranfici
Editore: Panesi Edizioni
Ysobel è una ragazzina timida e minuta che non ha mai conosciuto i genitori e vive, assieme ai tutori Jean Braidfute e Angus Macayre, in un castello dall’aspetto austero immerso nella desolata brughiera scozzese. Fin dall’infanzia, la bambina mostra di essere dotata di un particolare “dono” che la rende diversa da tutti gli altri bambini; ella ha il “potere di vedere oltre le cose” e di entrare in contatto con le anime dei defunti, ormai libere dalle sofferenze e dalle paure dell’esistenza. “Le anime bianche” (“The White People” nella versione originale) è un romanzo breve in cui la celebre autrice dei ben più conosciuti “Il piccolo Lord” (1886) e “Il giardino segreto” (1911) presenta, attraverso gli occhi della propria protagonista, le sue personali considerazioni circa ciò che attende l’uomo dopo la morte. Si tratta di un racconto carico di motivi gotici, di verità e saggezza, in cui emergono non soltanto il talento narrativo dell’autrice ma anche alcuni dettagli che rimandano al personale rapporto con il suo primogenito e con la religione.
Estratto
"Sembrava così naturale che fosse lui l’uomo che aveva colto la profondità del dolore di una povera donna sconosciuta. Quanto avevo amato quel suo modo pacato di mettersi a nudo! A un tratto mi resi conto che non avrei dovuto avere paura di lui. Avrebbe capito che non potevo fare a meno di essere timida, che era solo la mia natura, e che se mi esprimevo in modo maldestro, le mie intenzioni erano sicuramente migliori delle mie parole. Forse avrei dovuto provare a dirgli quanto i suoi libri fossero stati importanti per me. Lanciai un’occhiata attraverso i fiori ancora una volta e vidi che mi stava guardando. Riuscii a malapena a crederlo per un secondo, ma lo stava facendo. I suoi occhi – i suoi splendidi occhi – incontrarono i miei. Non riesco a spiegare perché fossero tanto meravigliosi. Penso fosse per la loro chiarezza, e perché scorgevo in loro una sorta di grande interesse e comprensione. A volte le persone mi guardano spinte dalla curiosità, non perché siano veramente interessate."
Cosa ne pensate?
Avete letto questi romanzi? Vi ispirano?
Alla prossima,
Avete letto questi romanzi? Vi ispirano?
Alla prossima,
Adele
Ciao Adele! Il secondo romanzo l'ho segnalato anch'io sulla pagina Facebook del blog, e penso lo leggerò presto :) Sembra davvero molto bello :)
RispondiEliminaCiao Gresi, hai ragione! *w* Non sapevo avessi una pagina Fb, vengo subito a dare un'occhiata :)
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