martedì 16 ottobre 2018

Cosa bolle in pentola? Di rivoluzioni, ispirazioni e Progetto



A metà settembre ho vissuto un periodo davvero difficile: ero perennemente stanca, non avevo ispirazione, ma soprattutto non avevo aspirazione. Ero triste, piangevo continuamente e ad ogni “Ma che cos’hai?” rispondevo “Non lo so”. 
Ed era vero, non lo sapevo.

In quella settimana ho iniziato i corsi della magistrale, quindi uno scopo avrei dovuto avercelo. La mia vita, in fondo, era quella di sempre: alzarmi la mattina, prendere i mezzi, seguire la lezione, riprendere i mezzi, tornare a casa, studiare. Il tutto intervallato da pasti, qualche ora di sonno, due o tre libri e qualche uscita con amiche e Fidanzato. Cos'era cambiato? È la vita che la maggior parte dei miei coetanei che conosco conduce, è la vita che tutti fanno, perché per me non doveva andare bene? Non importava se le lezioni mi svuotavano invece che riempirmi, non importava se non ero stimolata, non importava se non avevo ispirazione e non riuscivo più a scrivere, non importava se non ero felice. Lo facevano tutti e lo dovevo fare anch’io.

La mia profonda tristezza mi ha spinta a cercare aiuto e l’aiuto mi è arrivato.

“Quello che è giusto per tutti, non è detto che sia giusto per te.”

In quell’istante è cambiato tutto. Mi sono asciugata le lacrime e ho ripreso a vivere.


Ho pubblicato questa foto su Instagram nella settimana del Cambiamento: 
rappresenta al meglio la confusione e l'entusiasmo che avevo in testa.


Questa premessa è necessaria per parlarvi di Progetto: se non avessi messo in atto una rivoluzione dentro di me, non sarei mai stata in grado di fare ciò che sto per raccontarvi. 


Quest’estate la mia bibliotecaria di fiducia mi ha spiegato che un’insegnate di una delle scuole elementari del mio paese era alla ricerca di volontari per il progetto Libriamoci. Cosa doveva fare questo volontario? Leggere dei brani (preventivamente scelti) alle classi che sarebbero andate in visita in biblioteca nell’ultima settimana di ottobre. Ho dato la mia disponibilità immediatamente, poiché come progetto mi sembrava davvero interessante e coniugava due delle realtà che più preferisco: la lettura e i bambini.


La prima riunione con le insegnanti e gli altri lettori ha avuto luogo proprio nella settimana del Cambiamento e ha incontrato una me alla ricerca di novità, ispirazione e creatività. Una sola ora di confronto mi ha caricato di entusiasmo e di fiducia in un progetto che ai miei occhi non poteva essere più bello.

Due domande, però, continuavano a frullarmi nella testa: perché questo progetto non poteva essere allargato ad altre scuole del mio paese? E soprattutto la mia scuola elementare, dove ho imparato ad amare la lettura, era a conoscenza di tutto ciò? Così, spinta da una forza e un coraggio che francamente non pensavo di possedere, ho chiamato, ho chiesto, ho scritto e ho appuntato.

Il risultato? Sono riuscita a entrare in contatto con la mia maestra delle elementari e ad essere accettata da lei e da tutto il corpo docenti come lettrice per Libriamoci. Di conseguenza la mia ultima settimana di ottobre sarà particolarmente impegnativa: non solo leggerò per quatto classi di una scuola elementare in biblioteca, ma passerò le restanti giornate a leggere e a cercare di passare il mio entusiasmo per i libri  a coloro che ora siedono su quei minuscoli banchi dove tredici anni fa sedevo io.
Inoltre, la mia maestra mi ha proposto dare avvio ad una collaborazione attiva con la sua classe, con lo scopo di portare durante l’anno iniziative per promuovere la lettura. 


Ho cercato su Internet e il ruolo che mi sto accingendo a ricoprire è quello di “educatore alla lettura”. Non so se questa è la mia strada, ma i primi passi sono già bellissimi.



Le mie giornate ultimamente sono impegnate da ricerche, letture ed esercizi (molti esercizi) per migliorare la mia lettura espressiva. Nel frattempo continuo a studiare per la mia prima sessione della magistrale, anche se ho deciso di smettere di frequentare le lezioni (tranquilli, la presenza non è obbligatoria): amo ciò che studio, ma il sistema scolastico italiano con me ha fallito. Infine, dedico anima e corpo al blog: sono un vulcano di idee, non riesco a dormire la notte perché non vedo l’ora di svegliarmi e iniziare a fare.

Se c’è un consiglio che voglio darvi è di seguire sempre e comunque la vostra strada, anche se è controcorrente. Non sarà facile, ve lo assicuro, ma sarete ripagati nel migliore dei modi.

Alla prossima,

14 commenti:

  1. Ero curiosissima di conoscere questo Progetto da quando hai iniziato a parlarne su IG e devo dire che è proprio una bellissima idea e hai fatto benissimo a prendere il coraggio per avviarlo anche nella tua vecchia scuola. E si nota che questo ti fa bene e ti rende felice e ti dirò che sono contenta che hai trovato qualcosa di nuovo, qualcosa che ti abbia fatto uscire da quel periodo "buio" poiché ci sono passata e so che può essere difficile uscirne.

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  2. Bellissimo Progetto! E bellissime le tue parole: si percepisce tutto l'entusiasmo che ti fa stare bene 😊

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    1. Grazie mille! <3 In effetti è proprio così, questo entusiasmo mi sta facendo stare bene! :)

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  3. Una cosa bellissima ^_^ ho sempre seguito Libriamoci anche se io non ho mai partecipato attivamente :)

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    1. Grazie mille! <3 Sono contenta che tu conosca il progetto, è davvero valido a mio parere! :)

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  4. Bellissimo Progetto e complimenti per il coraggio, non è da tutti alzarsi la mattina e decidere di dare una svolta alla propria vita (*segnali lampeggianti che indicano me*) !

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    1. Grazie mille Giusy! <3 Alla fine io credo che ognuno di noi abbia questo potere, bisogna solo capire quando è il momento di tirarlo fuori! ;)

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  5. In bocca al lupo! Pure io sono dell'idea che bisogna lottare pur di seguire i propri sogni, ti auguro i tuoi si avverino tutti :) <3

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  6. Brava Adele, sei d'ispirazione ;)

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  7. Ciao Adele, sono felicissima che tu abbia trovato la tua nuova dimensione e che sia uscita da un momento di impasse un po' doloroso! Progetto è, come ci si poteva aspettare da te, qualcosa di splendido e strutturato per donare e donarsi, e con la tua voce morbida e calma, sono certa che farai innamorare tutti i bambini dei libri che leggerai! E per l'università, non ti preoccupare, la maggior parte di noi comuni mortali non frequenta i corsi non obbligatori perché, diciamocelo, la lezione frontale, alla nostra età, è ormai limitante: quasi tutto quello che ci raccontano i prof, li possiamo leggere nei manuali (che non so nella tua università, ma nella mia erano spesso scritti proprio da loro). Io mi sono laureata senza problemi pur frequentando poco i corsi. Quindi, è vero, ciò che funziona per tutti non è detto che funzioni anche per te. E va benissimo così! ^_^ Un bacione fanciulla.

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Grazie per ogni commento lasciato! Mi fa realmente piacere conoscere le vostre opinioni.

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