Sono anni, esattamente dalla
terza superiore, che per me maggio ha un solo significato: il Salone
del Libro di Torino. Mi ricordo ancora la prima volta in cui ho messo
piede al Lingotto: rimasi travolta dalle persone, dagli stand, ma,
soprattutto, dalla quantità di libri. Incontrai David Grossman che
mi disse di studiare e di non perdere tempo con i suoi lavori ( ti
piacerebbe, David), raccolsi cataloghi, incontrai persone con la mia
stessa passione: tutto era meraviglioso. Questa meraviglia, questo
senso di appartenere, l'ho rivissuto ogni anno che è seguito e,
questo sabato, Tempo di libri mi ha regalato la stessa magia. Quindi
mi chiedo, Torino o Milano, Milano o Torino? Poco importa.
L'importante è l'amore per i libri e la sua capacità di unire le
persone. Il resto sono solo numeri.
Tempo di Libri batte, a mio
parere, il Salone del Libro solo per un aspetto: si è svolto nella
mia città. Era incredibile il poter girare l'angolo e imbattersi in
amici, conoscenti, compagni universitari e in book blogger. Già,
perché sicuramente la più grande emozione di questo sabato è stata
incontrare Siham ( Uno scaffale di libri), compagna di vocali su
WhatsApp, studentessa di Economia a Genova, ma, soprattutto, grande
confidente. (Ora vi rivelerò un segreto su di lei, che però dovete
promettermi di non divulgare: ha dei capelli stupendi.)
Quest'anno per me
l'appuntamento torinese salta, volete per l'università e per il
fatto che mi sarei dovuta organizzare prima, ma principalmente perché so che fare confronti sarebbe troppo facile. Credo fermamente nel
fatto che ogni iniziativa culturale, soprattutto in un paese dove ci sono 4 milioni di lettori in meno rispetto al 2010, sia importante e
vada valorizzata il più possibile. L'aspetto del mercato,
chiamiamolo introito, è sicuramente fondamentale, ma il quanto non potrà mai
superare il come. Se queste iniziative riescono a far acquistare
anche un solo libro ad un solo “non lettore” e a farglielo
leggere, non è una casa editrice in particolare che ha vinto, ma
tutto il nostro paese.
Alla prossima,
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDdPmmZpt37oIbhXF8p7vzkFzeGPiooJjv24QoOeX8qnDUAQn7DKdauo_N5f-tQHvkKRx5K5z_Ym_XJM3JsZ3hJrVfPeQW_qwvZw7GNKtk_ez24W6p61DgsNQZctSyA5apXRVCbp6Yv-PF/s1600/firma.png)
Sono stata a Tempo di Libri proprio ieri, in occasione dell'ultima giornata. Anch'io sono molto felice che si svolga a Milano perché vicino a dove abito e quindi molto più comodo. E poi tutte queste polemiche su Torino o Milano... alla fine, come giustamente hai detto, l'importante é che questo sia un altro modo per valorizzare la lettura in un momento non proprio rose e fiori :)
RispondiEliminaSiamo esattamente sulla stessa pagina! Anche per me, l'unico motivo per cui l'ho preferita a Torino è che mi è bastato un treno e una metro per raggiungerla, il resto non importa! :)
EliminaNon sai quanto invidio te e tutti quelli che ci sono stati. Sarebbe stata una bellissima occasione per incontrare tutte voi amiche blogger. E comunque hai ragione, qualunque sia la città in cui hanno luogo eventi che hanno per oggetto i libri, ben venga!
RispondiEliminaSono convinta che ci saranno molte altre occasioni! :)
EliminaSono d'accordo con te! Tutte queste faide tra Torino e Milano, specialmente da parte di noi lettori, non le capisco. L'importante è che si promuova la lettura.
RispondiEliminaAh, io non sono stata a Tempo di libri e mi sa che non potrò andare nemmeno al salone. Quanto è bello abitare in Sicilia? :')
Hai ragione Giusy, dobbiamo mobilitarci per portare questi eventi anche al Sud! ;)
EliminaAdeleee <3 È stato bellissimo abbracciarti forte forte! Voglio rivederti il più presto possibile *-* Comunque non sai quanto litigo per i miei capelli, ma grazie XD
RispondiEliminaAnche per me è stato bellissimo! <3
Elimina