domenica 27 settembre 2015

(Una specie di) Recensione del Decameron di Giovanni Boccaccio


Buongiorno cari lettori! :) Come saprete ( allo sfinimento) sto preparando l'esame di letteratura Italiana che prevede la lettura integrale della Gerusalemme Liberata e di una buona parte delle novelle del Decameron. Quest'ultima lettura mi ha piacevolmente sorpresa, per questo ho deciso di proporvi una specie di recensione: questo perchè ognuno di voi ha letto o almeno sentito parlare di quest'opera, quindi il mio scopo non è tanto quello di consigliarvela o meno, è solo presentarvi la mia opinione a riguardo (personalmente, poi, adoro le recensioni dei grandi classici fatte da noi, giovani amanti della lettura u.u).





(Una specie di) 
Trama 

La cornice iniziale la conoscete tutti: siamo nel 1348, in una Firenze piena di morte, bubboni e alcol. Al grido di " PESTE NUN TE TEMIAMO", un gruppo di sette fanciulle e tre giovani uomini si rifugiano nel contando per scappare dal contagio    (tralasciamo il fatto che i nostri eroi passeranno solo dieci giorni lontani da Firenze: sul serio, cosa pensavate che un'epidemia di tale portata sparisse in poco più di una settimana? Se siete morti vi sta bene). Il problema è uno e uno solo: come far passare il tempo? Tutti accettano la proposta della cara Pampinea, che consiglia di "novellare": così si compone il Decameron, dieci " novelle o favole o parabole o istorie" al giorno, per dieci giorni, per un totale di cento novelle.

Mi è piaciuto!

Qual è il punto forte del Decameron? Che fa ridere. 
Ovviamente non mancano le novelle che si concludono tragicamente, come quelle della quarta giornata dove " si ragiona di coloro li cui amori ebbero infelice fine". Tralasciando gli studi universitari, chi non ha letto al liceo la storia di Lisabetta e del vaso di basilico? Forse una delle più famose di tutta l'opera. Ma aldilà di questo, la caratteristica che ho maggiormente apprezzato in questa pietra miliare è l'ironia. 
Parliamo di Calandrino, pittore fiorentino protagonista di ben quattro novelle: la sua ingenuità e la sua stoltezza vengono sfruttate dai suoi amici per farsi  grasse risate e per farle fare anche a noi. Nella terza novella della nona giornata, gli fanno credere di essere rimasto incinta per rubargli una sostanziosa eredità lasciatagli da una zia. Calandrino, dopo che Mastro Simone, il medico, conferma la gravidanza (ovviamente, era d'accordo con i suoi amici), si rivolge così alla moglie: "Oimè! Tessa, questo m'hai fatto tu, che non vuogli stare altro che di sopra; io ti dicevo bene!" A quel punto io sono scoppiata realmente a ridere: non solo il contesto è esilarante, ma  questa battuta è, per me, assolutamente geniale.
Sono tantissime le novelle che mi hanno fatto sorridere ( tra tutte, vi consiglio di andare a leggervi la trama della decima novella della terza giornata ), ma altrettante sono quelle che mi hanno lasciato l'amaro in bocca e mi hanno portata a dare una valutazione solo sufficiente. 
Sono consapevole che il tutto è ambientato nel Medioevo e che i valori in cui si credeva erano molto diversi dai nostri, ma, da femminista quale sono, diventa difficile accettare la visuale misogina che ci viene offerta in tutta l'opera. Le donne vengono considerate nettamente inferiori, stupide e ignoranti; le stesse fanciulle dell'onesta brigata si ritengono tali. Decidono, infatti, di recarsi nel contado accompagnate dai tre giovani uomini  perchè consapevoli che,senza l'aiuto del genere maschile, non saranno in grado di darsi delle regole. 
Ribadisco, so che stiamo parlando di un'opera del tardo Trecento, ma la distanza temporale non implica che io debba accettare una visione così sbagliata della realtà. Diventa anche difficile, quando ogni tre pagine mi viene detto che le donne devono accettare l'amor "cortese" di qualsiasi uomo, che devono essere sottomesse, che non devono parlare e che portano solo guai: il mio animo femminista sopporta, ma fino ad un certo punto!




Novelle preferite
Nastagio degli Onesti: novella estremamente misogina, ma ho apprezzato i moltissimi richiami letterari e il topos  ripreso dalla letteratura cortese 
Il cuore mangiato: novella triste, ma molto suggestiva, mi è rimasta impressa.

Novelle più divertenti
Alibech e il romito e Calandrino pregno

Novelle meno piaciute
Calandrino e l'elitropia :  estremamente maschilista e non è nemmeno divertente 
Il Saladino e messer Torello: ragazzi, è noiosaa



E voi? quali sono state le vostre esperienze con il Decameron? Come sempre sono curiosa di sapere le vostre opinioni. :)
Alla prossima, 
Adele

9 commenti:

  1. Io amo gli amori infelici, quindi una delle mie preferite è Tancredi e Ghismunda. Ma adoro anche Frate Cipolla perché fa ridere :')
    Hai ragione per quanto riguarda il maschilismo, anche io sono una femminista convinta. Prova a pensare che il Decameron era anche stato scritto per le donne e che Boccaccio, all'inizio per lo meno, era meno maschilista degli altri! Mi si rizzano i capelli :o

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    1. Hai ragione! Il buon vecchio Giovannino ha dedicato l'opera alle donne per consolarle! Infatti, a differenza degli uomini, loro non potevano ( per i costumi dell'epoca) esprimere il loro amore e avevano pochissimi mezzi per distrarsi da questo eccessivo sentimento... Almeno lui nel proemio ha provato a mostrare un briciolo di compassione, a differenza della maggior parte dei protagonisti delle novelle .-.

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  2. Sarà che è stata la prima che ho letto, ma quella di Chichibio non la scorderò mai nella vita. Me rimasta impressa da quando avevo dieci anni più o meno. Comunque hai fatto una bella (specie) recensione ma se non è troppo, preferirei sapere che ne pensi della Gerusalemme Liberata. Farai anche una (specie) recensione di quella?

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    1. Oww graziee! :) Ci avevo pensato,visto che avrei molto da dire anche sul poema del nostro Torquato.. Magari ci proverò settimana prossima, dopo l'esame :D

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  3. Ooh, Boccaccio! **
    Ricordo di averlo letto per le vacanze quand'ero al liceo. Sono stata l'unica a leggerlo.... e mi era piaciuto davvero tantissimo! Mi hai fatto venir voglia di riprenderlo e leggere qualche novella :D

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  4. ho trovato questa recensione per caso cercando di risolvere la mia frustrazione nei confronti di Boccaccio che sono costretta a studiare... Tutte le volte che devo pensare a Nastagio degli Onesti mi viene un aneurisma dalla rabbia. Ti è mai capitato di pensare "ma chiudi quella Boccaccia"? hahahah a parte gli scherzi, Boccaccio mi ha proprio delusa, la cosa più fastidiosa forse è che gli uomini lo ritengono "re del femminismo" e ci scrivono pure sui libri scolastici a riguardo! Ridicolo. Carina recensione, in ogni caso :) Buona giornata

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Grazie per ogni commento lasciato! Mi fa realmente piacere conoscere le vostre opinioni.

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