venerdì 19 maggio 2017

"Jane, la volpe & io": quando il bullismo viene illustrato


C'è un'età, quella tra i dodici e i quindici anni, che mi diverto a definire “il periodo fuffa”: non sai chi sei, non sai cosa vorresti essere e, nel dubbio, decidi di pubblicare imbarazzanti foto su Facebook con filtri sempre troppo luminosi ( spoiler: fra qualche anno te ne pentirai amaramente) e di affidarti completamente agli altri. Questo non solo prevede il pregare tua madre di comprarti discutibili capi di abbigliamento, ma anche l'incominciare a guardarti con gli occhi dei tuoi coetanei e a credere ad ogni parola che  pronunciano.
Helene si trova proprio in questa realtà sospesa, schiacciata dal giudizio e dai commenti delle crudeli compagne di classe, che, pezzo dopo pezzo, demoliscono la sua autostima. Parliamo di commenti sussurrati, delle volte urlati, risatine e insulti scritti sui muri dei bagni. Parliamo di bullismo.


Jane, la volpe & io 
Autrici:  Fanny Britt, Isabelle Arsenault
Casa Editrice: Mondadori 
Prezzo: 16,00 

Helene vorrebbe nascondersi da tutto e da tutti: dal mondo grigio che la circonda, dalle angherie dei bulli della scuola, dalla prova costume. Il suo unico rifugio è un libro, Jane Eyre, ed è solo nelle pagine del suo romanzo preferito che il mondo si colora di pace e poesia. Sarà invece la temuta gita di classe a riservare incontri inaspettati e una grande, semplice scoperta: non si è mai davvero soli. Attraverso parole semplici e potenti, immagini affascinanti e un tocco di ironia, un romanzo grafico che parla una lingua universale: quella di chi non ha mai smesso di aspettare il proprio incontro speciale.



La storia di Helene si intreccia con quella che è, per molti, una grandissima eroina della letteratura inglese, Jane Eyre. Come sappiamo, la figlia della penna di Charlotte Brontë ha avuto un'esistenza travagliata ed è proprio nella sua sofferenza che Helene si identifica. Anche se le vicende delle due si intrecciano, si assomigliano, si completano,  avrei preferito una maggiore attenzione a questo aspetto che, da come  preannuncia il titolo, dovrebbe essere uno degli elementi principali della graphic novel. Certamente questo confronto esiste e fa capire l'importanza che ha Jane Eyre per Helene , come modello ma anche come speranza di un lieto fine, però la storia della prima è sicuramente molto più preponderante. Dal titolo, mi aspettavo un maggiore spazio dedicato alla funzione di questo romanzo, mentre ha, a mio pare, solo un ruolo marginale.


Ho apprezzato particolarmente lo stile e la tavolozza scelta: questo bianco e nero che, pian piano, diventa una vera e propria esplosione di colore, adattandosi perfettamente alla storia, è davvero un'ottima idea.
Il mio problema con le graphic novel è che non riescono mai ad emozionarmi tanto quanto lo fa un romanzo: è come se le tavole mi impedissero di apprezzare a pieno la storia e i suoi personaggi. Di questo vi avevo già parlato nella recensione di Il blu è un colore caldo, opera che, messa a confronto con questa, mi ha lasciato una sensazione migliore.


In conclusione, la consiglierei a chi è un amante del genere, perché è una graphic novel davvero ben fatta, ma se siete alla ricerca di una storia che tratti in modo approfondito il tema del bullismo, vi inviterei a cercare qualche altro titolo.

Alla prossima,


4 commenti:

  1. Ciao Adele! Ma questo libro è golosissimo!! Lo devo leggere, soprattutto dopo aver letto Thirteen Reasons why (e divorato la serie omonima). Anche io, come te, non riesco a farmi coinvolgere troppo dalle graphic novels, l'unica che mi ha davvero emozionata è stata Blankets (che ti consiglio assolutamente, è proprio bella). Nonostante ciò, mi affascinano, quindi ogni tanto ne agguanto una che mi ispira e incrocio le dita che riesca a fare quello che il romanzo fa così bene, da sempre! :) Ottima recensione, mi ha molto colpita! E le foto sono magnifiche! Che belle scelte cromatiche! ^_^ Un bacione fanciulla

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    1. Ciao cara! :) Sono contenta che ti sia piaciuta!
      Certo, confrontandolo con Thirteen Reasons Why, il tema del bullismo è trattato in modo molto meno ... radicale?
      In tutti i casi, grazie per il consiglio letterario, non ho mai sentito parlare di questa graphic novel: andrò a dare un'occhiata! A presto <3

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  2. iao Adele!! A me le graphic novel piacciono, anche se ne ho letto poche, una delle mie preferite è Persepolis di MAriane Satrapi, se ti capita di voler ritentare con le graphic novel penso che questo ti conquisterà!! ;-)

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    1. Ciao ELena! :) Voglio leggere Persepolis da una vita e le tue parole mi hanno invogliata ancora di più! **

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Grazie per ogni commento lasciato! Mi fa realmente piacere conoscere le vostre opinioni.

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