lunedì 24 aprile 2017

Tempo di libri, tempo di storie

Sono anni, esattamente dalla terza superiore, che per me maggio ha un solo significato: il Salone del Libro di Torino. Mi ricordo ancora la prima volta in cui ho messo piede al Lingotto: rimasi travolta dalle persone, dagli stand, ma, soprattutto, dalla quantità di libri. Incontrai David Grossman che mi disse di studiare e di non perdere tempo con i suoi lavori ( ti piacerebbe, David), raccolsi cataloghi, incontrai persone con la mia stessa passione: tutto era meraviglioso. Questa meraviglia, questo senso di appartenere, l'ho rivissuto ogni anno che è seguito e, questo sabato, Tempo di libri mi ha regalato la stessa magia. Quindi mi chiedo, Torino o Milano, Milano o Torino? Poco importa. L'importante è l'amore per i libri e la sua capacità di unire le persone. Il resto sono solo numeri.  




Tempo di Libri batte, a mio parere, il Salone del Libro solo per un aspetto: si è svolto nella mia città. Era incredibile il poter girare l'angolo e imbattersi in amici, conoscenti, compagni universitari e in book blogger. Già, perché sicuramente la più grande emozione di questo sabato è stata incontrare Siham ( Uno scaffale di libri), compagna di vocali su WhatsApp, studentessa di Economia a Genova, ma, soprattutto, grande confidente. (Ora vi rivelerò un segreto su di lei, che però dovete promettermi di non divulgare: ha dei capelli stupendi.)


Quest'anno per me l'appuntamento torinese salta, volete per l'università e per il fatto che mi sarei dovuta organizzare prima, ma principalmente perché so che fare confronti sarebbe troppo facile. Credo fermamente nel fatto che ogni iniziativa culturale, soprattutto in un paese dove ci sono 4 milioni di lettori in meno rispetto al 2010, sia importante e vada valorizzata il più possibile. L'aspetto del mercato, chiamiamolo introito, è sicuramente fondamentale, ma il quanto non potrà mai superare il come. Se queste iniziative riescono a far acquistare anche un solo libro ad un solo “non lettore” e a farglielo leggere, non è una casa editrice in particolare che ha vinto, ma tutto il nostro paese.


Alla prossima,

8 commenti:

  1. Sono stata a Tempo di Libri proprio ieri, in occasione dell'ultima giornata. Anch'io sono molto felice che si svolga a Milano perché vicino a dove abito e quindi molto più comodo. E poi tutte queste polemiche su Torino o Milano... alla fine, come giustamente hai detto, l'importante é che questo sia un altro modo per valorizzare la lettura in un momento non proprio rose e fiori :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Siamo esattamente sulla stessa pagina! Anche per me, l'unico motivo per cui l'ho preferita a Torino è che mi è bastato un treno e una metro per raggiungerla, il resto non importa! :)

      Elimina
  2. Non sai quanto invidio te e tutti quelli che ci sono stati. Sarebbe stata una bellissima occasione per incontrare tutte voi amiche blogger. E comunque hai ragione, qualunque sia la città in cui hanno luogo eventi che hanno per oggetto i libri, ben venga!

    RispondiElimina
  3. Sono d'accordo con te! Tutte queste faide tra Torino e Milano, specialmente da parte di noi lettori, non le capisco. L'importante è che si promuova la lettura.
    Ah, io non sono stata a Tempo di libri e mi sa che non potrò andare nemmeno al salone. Quanto è bello abitare in Sicilia? :')

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Hai ragione Giusy, dobbiamo mobilitarci per portare questi eventi anche al Sud! ;)

      Elimina
  4. Adeleee <3 È stato bellissimo abbracciarti forte forte! Voglio rivederti il più presto possibile *-* Comunque non sai quanto litigo per i miei capelli, ma grazie XD

    RispondiElimina

Grazie per ogni commento lasciato! Mi fa realmente piacere conoscere le vostre opinioni.

Archivio blog

Cerca nel blog

The Book Lawyer © 2015-2020 by Adele Regina Di Girolamo. Powered by Blogger.