Quando il compito che ci diamo ha l'urgenza della passione, non c'è niente che possa impedirci di portarlo a termine.
Storia di chi fugge e di chi resta, Elena Ferrante
Giovedì 5 luglio mi sono laureata in Lettere. Vorrei
raccontarvi delle ansie, delle ore di studio e delle difficoltà che ho
incontrato in questi tre anni, ma penso che non contribuirei con nulla di
nuovo: tutti gli studenti universitari conoscono fin troppo bene i litri di
caffè ingurgitati per tenere gli occhi aperti e le corse dal dottore alla
ricerca di una cura per quel male inspiegabile che alla fine cura non ha, perché
“è solo lo stress: stia tranquilla/o”. Quello di cui voglio parlarvi oggi è la
passione.
Una volta concluso il liceo non ho dovuto scegliere quale
percorso universitario intraprendere, perché il mio cuore aveva già deciso da tempo.
Tutti siamo a conoscenza della poca fama che i corsi di laurea di Studi
Umanistici hanno oggigiorno: per tutti questi anni molti hanno storto il naso mentre spiegavo che studiavo Lettere, annoverandomi nella categoria di
tutti coloro che "non hanno i piedi per terra" e che "non capiscono come funziona il
mondo". Persino la fiorista che si è occupata di intrecciare diligentemente la mia
corona d’alloro, dopo avermi chiesto in cosa mi stessi laureando e avendo udito
la mia risposta, mi ha guardata come se le avessi rivelato che il mio sogno era
quello di aprire un bordello nel peggior quartiere di Caracas. Comunque nonostante
le domande indiscrete, le facce perplesse e i repentini cambi di argomento, non
ho mai messo in discussione la mia scelta.
Dovete sapere, cari lettori, che se avessi optato per un
qualsiasi altro corso di laurea non sarei mai stata felice, perché il mio cuore
sarebbe sempre stato da un’altra parte. Avrei potuto fingere, far credere a
tutti che era quello il mio sogno, ma non sarei mai riuscita ad ingannare me
stessa.
Sono consapevole di essere davvero fortunata, perché non a tutti è concessa la
libertà di seguire la propria inclinazione: ad esempio (e questo è l’aspetto di
cui sono più grata) i miei genitori mi hanno sempre spinta a vivere la mia vita
al massimo, indipendentemente da come volessi condurla.
Molti credono che io abbia scelto questa facoltà perché mi
piace leggere, ma questa supposizione è veramente riduttiva. Ciò che io amo e ciò
che mi fa sentire davvero viva è studiare, imparare, conoscere, creare: questo
corso di laurea ha alimentato il mio sapere, mi ha sfidata, mi ha fatto perdere
e vincere, mi ha spinta a mettermi in gioco e ad affrontare le mie paure.
Inoltre mi ha permesso di studiare e analizzare un ambito che è per me di
primario interesse, ossia i sentimenti umani: solo la letteratura può
permetterti di farlo.
Ad una settimana dalla laurea tutti continuano a chiedermi
“Ma adesso cosa farai?” “Ma che lavoro vuoi fare?” e con gioia io continuo a
rispondere con le stesse parole che Brunetto Latini aveva rivolto a Dante:
Ed elli a me: "Se tu sei tua stella
non puoi fallire a glorioso porto [...]"
(Inferno, c. XV, vv. 55-56)
Se siete curiosi, comunque, con la mia passione per lo
studio non potevo certo fermarmi qua: a settembre inizierò la
magistrale di Lettere Moderne, perché il cuore ho deciso di continuare a
seguirlo.
Alla prossima,
Congratulazioni! Sono dell'idea che ognuno deve seguire i propri sogni, qualunque cosa dica o pensi la gente :)
RispondiEliminaGrazie mille! <3
EliminaMi hai commosso, è davvero sempre un piacere leggerti! Per me il discorso università/lavoro è molto complicato, perciò ti auguro di trovare il meglio! <3
RispondiEliminaOh Chiara, grazie mille davvero! <3
EliminaTanti auguri e complimenti per il coraggio avuto nell'inseguire il tuo sogno! :)
RispondiEliminaGrazie millissime! <3
EliminaComplimenti per il grandioso traguardo! Io sono al primo anno di Lettere Moderne (Università degli Studi di Milano) e mi rispecchio in tutto ciò che hai scritto. Spero anche io, un giorno, di guardare al percorso affrontato con soddisfazione ed orgoglio!
RispondiEliminaGrazie mille! <3
EliminaMa allora non solo siamo colleghe, ma studiamo anche nello stesso Ateneo!
Te lo auguro con tutto il cuore. :)
Ciao fanciulla, congratulazioni per la tua meritatissima laurea e per i progetti futuri di studio! In effetti, scegliere ciò che ci appassiona, soprattutto all'università, è di vitale importanza, indipendentemente da cosa si farà "dopo". Per esempio, io ho studiato psicologia perché era la mia prima passione, che mi inseguiva da quando facevo le scuole medie. Certo, qualcuno potrebbe pensare che, con l'ansia sociale a palla che ho, ho scelto forse un lavoro che mi porterà ad un attacco cardiaco in meno di un anno, e forse ha pure ragione, ma all'epoca decisi di fregarmene, per una volta, e fare quello di cui avevo voglia, senza pensarci troppo su. E adesso, con la laurea in tasca, un futuro mooolto incerto davanti a me, e con l'ansia ancora abbastanza presente nella mia vita, ti dirò che non mi sono affatto pentita. Tutto ciò per dire: al diavolo i pragmatici e brindiamo con le parole di La La Land: here's to the fools who dream, Crazy as they may seem, Here's to the hearts that break, Here's to the mess we make. Congratulazioni ancora, dottoressa.
RispondiEliminaCara, grazie mille per le tue parole! <3
EliminaCome puoi immaginare, condivido ognuna di esse.
Tantissimo bene per te! <3
Congratulazioni!
RispondiEliminaChe poi sarò io strana - o forse è che sono una lettrice e che sono romantica e che amo la storia e la letteratura - ma sono sempre entusiasta quando qualcuno mi dice che sta studiando o ha studiato in ambito umanistico xD
Grazie mille! <3
EliminaCapisco completamente il tuo entusiasmo! :D