venerdì 15 marzo 2019

Una storia di amicizia, bullismo e pesci. Recensione di "Fish Boy" di Chloe Daykin 🐟


La mia passione per la letteratura per ragazzi è nata da poco: non ho avuto il piacere di godermi fin da subito Wonder (che ho scoperto solo all'apice della sua fama) e non sono ancora salita sul treno del revival di Anna dei tetti verdi. In questi ultimi mesi di letture sono però riuscita ad individuare alcune preferenze personali, come la mia propensione verso i personaggi emarginati e leggermente fuori dal comune. Fish boy abbraccia a pieno questa categoria, raccontando le avventure di Billy, ragazzo assolutamente straordinario. Per questo quando mi è stata proposta la lettura di questo romanzo ho subito capito che io e lui avremmo passato delle belle ore in compagnia. 

Billy Shiel ha dodici anni e una passione sfrenata per l'oceano. Passa il suo tempo libero a guardare documentari (tant'è che il famoso naturalista Sir David Attenborough appare dal nulla per dispensargli consigli) e a nuotare. Solo in acqua Billy si sente a proprio agio: tra le onde si annullano le voci dei compagni che lo prendono in giro, i lamenti della madre malata e le battute del padre, il quale cerca nell'umorismo la forza per andare avanti. Nel primo capitolo accade qualcosa che determinerà l'andamento di tutta la storia: un pesce, nello specifico uno sgombro, parla a Billy. Pronuncia una parola che darà il via alla magica avventura del protagonista, condivisa con l'amico Patrick, il nuovo arrivato a scuola. Questo momento così importante della trama passa in secondo piano, poiché raccontato in modo confuso. Dopo una ventina di pagine dall'inizio sono dovuta tornare indietro perché non avevo capito quello che era successo, un peccato perché il risultato è una storia che fa fatica ad ingranare





Dopo un inizio un po' lento, la storia procede in modo scorrevole. Semplice lasciarsi cullare dalle onde insieme a Billy,  chiedersi se forse tra lui e Patrick non potrebbe nascere qualcosa in più e sorridere davanti alla personalità di suo padre. 

Fish Boy si concentra su una tematica non semplice da veicolare a un pubblico così giovane, quella della crescita. Il mare è la passione di Billy, ma è anche il rifugio dove nascondersi dal mondo e ignorare le proprie responsabilità, soprattutto nei confronti della madre. La stessa tematica è raccontata da Patrick Ness in un romanzo che oramai è diventato un capolavoro dei nostri tempi: Sette minuti dopo la mezzanotte. Nel libro si racconta il rapporto di un figlio preadolescente con la madre malata e anche in questo caso la trama viene arricchita da elementi sovrannaturali. Un turbinio di emozioni sconvolge questi ragazzi, costretti ad ammettere che il proprio genitore non è perfetto e invincibile come credevano, anzi è così vulnerabile da ammalarsi. A differenza però del capolavoro di Ness, Daykin rimane sulla superficie: accenna a questa tematica, ma non si spinge fino ad analizzarla nel profondo. La malattia della madre passa in secondo piano, non si intreccia con le vicende di Billy e bisogna possedere una buona capacità critica per individuare questo nesso; una capacità che, per quanto mi fidi del sistema scolastico italiano, non credo che un ragazzino di dieci anni riuscirebbe a ottenere. 

Fish Boy si inserisce nel filone della letteratura per ragazzi che concerne personalità particolari e quasi fuori dal comune, molto in voga al momento: una lettura senza dubbio piacevole e divertente, che però avrebbe potuto regalare molto di più. 


📚 Il consiglio in più: Se siete alla ricerca di libri per ragazzi con personaggi fuori dal comune, vi consiglio La storia di Mina di David Almond.


Copertina Fish BoyFish Boy 
Autrice: Chloe Daykin 
Casa editrice: Giunti 
Prezzo: 14  
Pagine: 304
Data di uscita: 30 gennaio 2019


[il libro è un omaggio dalla casa editrice, che ringrazio 💖]




Avete letto questo romanzo? 
Conoscete libri per ragazzi che possono essere inseriti in questo filone? 
💖
Alla prossima,








8 commenti:

  1. Ciao Adele,
    davvero una bella recensione! Questo libro mi ispira, anche se in genere sono più una lettrice di Ya, ma se ci sono elementi soprannaturali o anche solo strani allora m'interessa.
    "Sette Minuti dopo la Mezzanotte" l'ho letto anch'io quand'ero alle elementari, e a quel tempo mi era solo sembrata una bella storia, seppur triste e un po' spaventosa. Dovrei rileggerlo per capirlo appieno.
    "Wonder" invece l'ho letto alle medie e mi era piaciuto un sacco. Ne ho un bellissimo ricordo. Tanto che lo sto ancora consigliando praticamente a tutti.
    Non saprei consigliarti altri libri da inserire in questa categoria, perché li ho letto quand'ero piccola e non me li ricordo bene oppure non ho colto le tematiche più importanti.

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    1. Ciao Martha!💖
      Grazie mille, sono contenta che la recensione ti sia piaciuta. 😍
      Ti consiglio con tutto il cuore di dare una seconda possibilità a Ness: sono convinta che ti lascerà senza fiato.
      Un abbraccio!

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  2. Ciao! Non lo conoscevo questo romanzo, ne sapevo della sua esistenza. Ma sembra davvero una bella lettura, perlomeno il classico genere di lettura che allieta un pomeriggio estremamente noioso e monotono :)

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    1. Ciao Gresi!💖
      Sì, è un libro che si legge velocemente e tiene una grande compagnia.

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  3. Ciao Adele, che bella recensione. Ho apprezzato come, in poche righe, sei riuscita a dare una visione così approfondita del romanzo e del tuo punto di vista (lo dico da grande logorroica). Anche io ho scoperto la letteratura per ragazzi da relativamente pochi anni e devo dire che ogni tanto incappo in delle chicche niente male. Riguardo alla tua domanda, secondo me Anna dai capelli rossi potrebbe rientrare in quel filone di libri con personalità fuori dal comune ma un po' incomprese da tutti. Quando te la sentirai, ti consiglio di buttartici a pesce. Ti lascio anche il link alla recensione che ho scritto su questo romanzo, magari può darti uno spunto in più (https://steliderba.blogspot.com/2017/10/capitolo-22-anna-dai-capelli-rossi.html). Nel frattempo ti do un bacione.

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    1. Ciao cara! 💖
      Grazie mille, sono contenta che la recensione ti sia piaciuta (poi detto da te vale doppio).
      Il mio approccio con Anna comprende l'anime che guardavo la mattina prima di andare a scuola e la prima stagione della serie su Netflix. 😅 Però se me lo consigli, lo recupererò senz'altro. Grazie per il link, vado a dare un'occhiata! 😘

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  4. Non conoscevo questo romanzo ma ora desidero leggerlo il prima possibile! Non posso resistere a un romanzo dalle tematiche sociali e di formazione. Grazie 😊

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Grazie per ogni commento lasciato! Mi fa realmente piacere conoscere le vostre opinioni.

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