lunedì 7 gennaio 2019

Ma è possibile che il mio personaggio preferito sia un gatto? Recensione di "Shadowhunters. Città di ossa" di Cassandra Clare 🐱


Il mondo di Shadowhunters non mi aveva mai particolarmente affascinata, principalmente perché l'urban fantasy non è nelle mie corde. Quello che sapevo della serie, fino a qualche settimana fa, era che parlava di una tizia con i capelli rossi che si scopre essere in grado di dare la caccia ai mostri, che c'entrano delle rune e che il tizio biondo nel telefilm è interpretato dall'attore che bacia Taylor Swift nel video di Style


Sono due i motivi che mi hanno spinto verso questa serie: 


Curiosità per il caso editoriale. Non si può negare che la fama di Shadowhunters abbia una portata mondiale ed ero (e lo sono ancora) estremamente curiosa di scoprire quali sono gli ingredienti che hanno reso Cassandra Clare così apprezzata. 

Il fato. Ho trovato il primo volume della serie al mercatino organizzato dalla mia biblioteca. Da buona fatalista quale sono, l'ho interpretato come un segno del destino e l'ho subito iniziato a leggere. 


Risultati immagini per shadowhunters città di ossa copertinaShadowhunters. Città di ossa 
(The mortal instruments #1)
Autrice: Cassandra Clare
Casa editrice: Mondadori
Prezzo: 13,00 


⭐⭐⭐⭐

La sera in cui la quindicenne Clary e il suo migliore amico Simon decidono di andare al Pandemonium, il locale più trasgressivo di New York, sanno che passeranno una nottata particolare ma certo non fino a questo punto. I due assistono a un efferato assassinio a opera di un gruppo di ragazzi completamente tatuati e armati fino ai denti. Quella sera Clary, senza saperlo, ha visto per la prima volta gli Shadowhunters, guerrieri, invisibili ai più, che combattono per liberare la Terra dai demoni. In meno di ventiquattro ore da quell'incontro la sua vita cambia radicalmente. Sua madre scompare nel nulla, lei viene attaccata da un demone e il suo destino sembra fatalmente intrecciato a quello dei giovani guerrieri. Per Clary inizia un'affannosa ricerca, un'avventura dalle tinte dark che la costringerà a mettere in discussione la sua grande amicizia con Simon, ma che le farà conoscere l'amore.


La prima serie di Shadowhunters ruota intorno alla figura di Clary Fray, una ragazzina di quindici anni: questa informazione ci viene data fin dalla prima pagina e mi ha lasciata abbastanza interdetta. Personalmente a quindici anni non avrei avuto il sangue freddo per affrontare questa vicenda (in realtà non credo che ci riuscirei nemmeno ora a ventitré), ma si sa che gli young adult adorano le protagonisti estremamente giovani che ragionano come trentenni. 

L'età non è l'unico problema di Clary, perché la stessa Clary è un problema: fin dalle primissime pagine si rivela essere insopportabile. Superficiale, egoista e smorfiosa, ha fatto sì che io mettessi seriamente in discussione le capacità di giudizio della Clare, fino a quando non ho letto l'ultima parte del libro in cui Clary (come in realtà quasi tutti i personaggi del romanzo) inizia a cambiare, prende più sul serio quello che sta accadendo e comincia ad acquisire un bel po' di raziocinio. 





Questo romanzo presenta una storia avvincente e colma di eventi, con una narrazione che ti spinge a voler sapere sempre di più, ma ci sono anche molte scene in cui accade poco e che sono completamente incentrate sulle relazioni dei personaggi. Queste parti sono state in assoluto le mie preferite e sono anche il motivo principale della mia valutazione così alta: la Clare ha un vero e proprio talento nel costruire i personaggi della sua storia. Siamo di fronte a persone vere, a tutto tondo, a cui è impossibile non affezionarsi. 


Il mio personaggio preferito di questo primo libro è sicuramente Simon, il migliore amico di Clary: un piccolo nerd con la passione per la musica e un meraviglioso senso dell'umorismo. Il mio secondo personaggio preferito è Church, il gatto che gironzola per l'Istituto degli Shadowhunters. Ora non lasciatevi ingannare dal titolo: ho particolarmente apprezzato questo felino non per il fatto che fosse migliore dei personaggi umani, ma perché la Clare riesce a caratterizzarlo così bene che mi ha fatto desiderare di averlo a casa per riempirlo di coccole. Church vede tutto, sa tutto e nonostante non dica nulla (perché appunto è un gatto) si capisce che è pieno di sarcasmo. 
Vedo un grande futuro per il gatto Church nei prossimi libri. 


Un altro aspetto che ho particolarmente apprezzato è l'attenzione che è stata posta nella costruzione di questo mondo: la storia degli Shadowhunters si intreccia con la mitologia indiana e con la religione cristiana, dimostrando una grande preparazione e conoscenza da parte della Clare. Inoltre nulla nella serie è lasciato al caso: tutti i fili si ricongiungono un finale che ti incuriosisce e ti spinge a voler sapere come prosegue la vicenda (soprattutto per quanto riguarda la storia d'amore, su cui non mi pronuncio sennò diventerebbe un post lunghissimo: sappiate però che mi ha spezzato il cuore e se avete già letto la serie saprete il motivo). 





Ovviamente questo libro ha qualche difetto: prima di tutto lo stile dello Clare non è perfetto. Infatti c'è qualche piccolo errore sintattico che rende in alcuni punti la lettura poco chiara e leggermente confusa. Inoltre questa autrice fa un utilizzo spropositato delle metafore, alcune davvero discutibili. Ecco le mie preferite: 

una voce che ricordava la spazzatura soffiata dal vento lungo una strada deserta; 
un'espressione più cotta di un'anatra alla pechinese. 

In conclusione, la lettura di Shadowhunters. Città di ossa si è rivelata piacevole e piena di sorprese, nonostante non sia un'amante del genere. Sono intenzionata a proseguire la serie poiché sono curiosa di scoprire come si evolvono le relazioni tra i personaggi e soprattutto cosa accade al gatto Church




Avete letto questo romanzo? Siete in pari con la serie? 
Fatemi sapere. 💖

Alla prossima,
 

12 commenti:

  1. Ciao! Simon e Church sono anche i miei preferiti, quindi tutto nella norma xD

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  2. Il mio cuore appartiene ad Alec e Jace, che sono alcuni dei miei personaggi preferiti di questo mondo, ma Simon si fa apprezzare e Church ha uno stuolo di fan (me compresa)!

    Per il resto sono d'accordo con te e sono davvero contenta che hai deciso di andare avanti!

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    1. Ciao Elena! 💖 Sono davvero contenta che Church abbia il suo fan club perché: 1) se lo merita; 2) questa cosa mi fa sentire meno sola. 🐱

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  3. Quando avevo 17 anno ricordo che questa saga era divenuta una vera e propria dipendenza. Conclusi però il mio percorso con città di vetro. Il mio istinto mi diceva che l'autrice l'avrebbe tirata per le lunghe, e adesso a distanza di anni non mi pento per questa mia decisione . Non penso però che adesso, 9 anni più vecchi di allora , se la rileggessi il mio entusiasmo eqyivalerebbe a quello che gli avevo riservato all'epoca. Certe letture io oramai le considero 'vecchie', ma sono certa che sarebbe comunque una bella esperienza ☺

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    1. Ciao Gresi! 💖 Temo che tu abbia ragione: alcune letture diventano delle "ossessioni" perché legate magari a particolari momenti della vita, ma forse a distanza di anni le considereremmo solo piacevoli.

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  4. Felice che ti sia piaciuto! Il tuo parere rispecchia il mio, anche se all'epoca ero più giovane e quindi alcuni aspetti non mi hanno dato fastidio (ma Clary l'ho sempre detestata). Della Clare al momento la mia serie preferita è The infernal Devices (L'angelo, IL principe, La principessa). È una sorta di prequel ambientato nell'epoca vittoriana 😍 quella è proprio di un altro livello.

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    1. Ciao Giusy!💖 Clary è veramente da prendere a sprangate sulle gengive!
      Ho sentito parlare benissimo di "The infernal devices", infatti non vedo l'ora di arrivarci. 😍

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  5. Ciao Adele,
    quando ho letto il titolo ho preso un colpo perché pensavo che il libro non ti fosse piaciuto. Per fortuna che non è così! Ne sono felice!
    Io adoro questo libro e l'intera serie in realtà, ma ti dirò, secondo me il migliore è "Città di Ossa". Clary non mi ha infastidita particolarmente, se non per le sua azioni assolutamente impulsive ed insensate, invece su Simon devo dissentire, l'ho odiato come pochi. Semplicemente perché ho adorato profondamente Jace fin dal principio e Simon si trova sempre in mezzo, non ho un carattere che mi abbia colpita e nel complesso lo trovo piuttosto scialbo ed insignificante.
    Sono felice di sapere che continuerai la serie e spero che continuerà a piacerti.
    Per rispondere alla tua domanda ho letto in ordine: The Mortal Instruments che ho adorato, The Infernal Devices che a mio parere non regge il confronto, il Codice e i primi due volumi di The Dark Artifices di cui ho amato "Signora della Mezzanotte", invece "Signore delle Ombre" è stata una delusione, ma vediamo come andrà a finire con l'ultimo volume.

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    1. Ciao Martha! 💖
      Capisco il tuo punto di vista: Simon è effettivamente sempre in mezzo. 😅
      Si capisce dai tuoi commenti che questa saga è molto importante per te e ti assicuro che questo mi spinge molto ad andare avanti a leggerla. 📚

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  6. Ciao cara!
    Temo che ora rimarrò l'unica a non aver letto questa saga, o per lo meno questo primo libro! L'ho messo sul Kindle un sacco di tempo fa e..lì è rimasto. Non sono proprio mai riuscita a inziarlo perché non so, mi pareva una sorta di imitazione di libri già letti e amati, come la serie di Anita Blake della Hamilton (che adoro!). Questa tua recensione positiva, partita però da un po' di scetticismo, mi fa fare qualche ripensamento: forse nel 2019 lo leggerò anche io! :)
    A presto cara, un abbraccio!

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    1. Ciao Diana! 💖
      Capisco il tuo scetticismo, come hai notato anche tu ero MOLTO scettica all'inizio, e proprio per questo ti consiglio di dare almeno al primo libro un'occasione. Tanto ce l'hai già sul Kindle, mal che vada liberi un po' di spazio nella memoria! 😅

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Grazie per ogni commento lasciato! Mi fa realmente piacere conoscere le vostre opinioni.

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