martedì 9 ottobre 2018

E se fossero le donne a comandare? Recensione di "Ragazze elettriche" di Naomi Alderman



Noi donne, in quanto tali, siamo perseguitate da paure ancestrali: il buio, le strade isolate, uno sconosciuto che ci osserva per un secondo in più del necessario. Noi donne sappiamo che non dobbiamo prendere i mezzi da sole dopo le ventuno, che se andiamo in un bagno pubblico è sempre meglio andarci accompagnate e che in qualsiasi circostanza se scortate da un uomo (fratello, amico, fidanzato, padre che sia) siamo sempre più al sicuro. 

Ma cosa accadrebbe se la situazione si ribaltasse? Cosa accadrebbe se per una volta fossero gli uomini ad avere paura di noi?



Ragazze elettriche
Autrice: Naomi Alderman
(traduzione di Silvia Bre)
Casa editrice: Nottetempo
Prezzo: 20,00 

(.5)

In questo romanzo visionario dai toni fantascientifici, Naomi Alderman costruisce una perturbante distopia che è anche una parabola sul potere e sulle sue perversioni. In un tempo imprecisato ma molto vicino al nostro presente, nel mondo comincia all'improvviso a verificarsi uno strano fenomeno: prima le ragazze, e poi le donne in generale, sviluppano la capacità di infliggere dolore e morte tramite scariche elettriche emanate dalle loro mani e attivate da una misteriosa "matassa" collocata sulle clavicole. Si innesca cosi un'inedita gerarchia di potere - in cui gli uomini sono ridotti in schiavitù, seviziati e uccisi - che è anche un'imprevista evoluzione dei rapporti tra i sessi e l'impulso a un nuovo ordine globale, con esiti inarrestabili e catastrofici. "Ragazze elettriche" scompagina il racconto del futuro prossimo e penetra nelle vene della crudeltà che abita ineludibilmente, come uno stigma, la conquista e l'esercizio del potere.


Ragazze elettriche è un romanzo polifonico che racconta un mondo in cui le carte in tavola vengono capovolte e sono le donne ad avere il potere. In questo futuro non molto lontano, esse riescono a scardinare secoli di patriarcato acquisendo ciò con cui gli uomini avevano giustificato il loro controllo fino a quel momento: la forza fisica. Infatti, non si sa se per una ragione scientifica o per una mistica, la rabbia accumulata in anni di soprusi inizia a manifestarsi attraverso scariche elettriche che puniscono, mutilano e uccidono. Da sempre chi è più forte comanda, ma il potere, anche se inizialmente acquisito con buone intenzioni, può far perdere la testa (come La fattoria degli animali di Orwell insegna)
Alderman racconta le conseguenze catastrofiche di un mondo governato solamente da donne, dimostrando come qualsiasi supremazia non può che causare distruzione. 


"Adesso lo capiranno," urla una donna nella videocamera di Tunde, "che sono loro quelli che non dovranno uscire di casa da soli la notte. Sono loro quelli che dovranno avere paura." 

Ho provato una strana e quasi perversa soddisfazione nel leggere le mie paure di donna sperimentate e vissute dagli uomini. La soddisfazione di essere, almeno nella fantasia, la predatrice e non la vittima. Il racconto di Alderman se da una parte descrive le conseguenze negative di una realtà governata solamente da donne dall'altra è estremamente femminista, poiché proprio in questo modo riesce a fare luce sulla nostra realtà attuale. È impressionante leggere di uomini costretti al coprifuoco, a non andare in giro da soli, a dover ascoltare i giudizi e i fastidiosi complimenti di donne incontrate per strada: si arriva quasi a provare compassione per loro. Ad un tratto però ti rendi conto che quello che racconta Alderman è ciò che tu subisci da una vita intera e capisci che l’ispirazione per questo romanzo non deve essere stata poi così difficile da trovare. 


"Non è una cosa che capita ad un uomo. Invece era andata così."

Passiamo ora ad una nota dolente, ossia cosa non mi è piaciuto di questo romanzo. L’unica pecca che ho riscontrato riguarda lo sviluppo della trama, che ho trovato a tratti troppo lenta. Una lentezza necessaria per spiegare nei dettagli l’effetto di questa nuova realtà, ma che a mio parere ha fatto sì che molte pagine risultassero ridondanti.

In conclusione, ti consiglio questo libro se:

  • Hai amato Il racconto dell'ancella di Margaret Atwood ; 
  • Sei alla ricerca di un libro che trasudi girl power
  • Sei un amante dei distopici.
Avete letto questo romanzo elettrico? Anche voi vorreste sparare scintille dalle dita?
Fatemelo sapere.
Alla prossima,

8 commenti:

  1. Ciao! La distopia non è proprio il mio genere e questo romanzo non l'avevo proprio mai considerato ma dopo aver letto la tua recensione ho cambiato idea. Il fatto che la trama sia lenta in alcuni tratti mi ha fatto storcere un po' il naso, ma l'idea di base mi ispira davvero tanto!

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    1. Sono troppo contenta di averti fatto cambiare un pelino idea! :D

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  2. Per il tema trattato non nascondo che mi incuriosisce, tuttavia c'è ancora qualcosa che mi impedisce di farlo... magari ci penserò ancora un po ☺

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  3. Io devo ancora leggerlo, non vedo l'ora in realtà :D

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  4. Ciao Adele, come ti avevo detto su Instagram, anche io ho letto questo romanzo e devo dire che a me è piaciuto molto (al punto che ci ho scritto anche un post sul blog). A differenza tua, non l'ho trovato lento, proprio perché la prospettiva che sceglie è quella di analizzare il fenomeno globale nelle sue diverse sfumature e non coprire la storia di un solo personaggio. Anche io, però, ho avuto quelle sensazioni che descrivevi, soprattutto all'inizio: la sensazione di una libertà estrema e di una grande euforia di fronte al potere che le donne avevano acquisito e che le rendeva libere da qualsiasi paura. Poi però, andando avanti con la lettura, questa stessa gioia si è trasformata in preoccupazione. E questo, narrativamente parlando, è un colpo di genio dell'autrice! :) Un bacione fanciulla.

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    1. Ciao cara, davvero un colpo di genio! Si è messa nei panni di noi lettrici facendoci vivere in prima persona le conseguenze negative del potere assoluto. ❤

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Grazie per ogni commento lasciato! Mi fa realmente piacere conoscere le vostre opinioni.

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