venerdì 23 marzo 2018

Perché ci ho messo così tanto a leggerlo? Recensione de "L'amica geniale" di Elena Ferrante




Sono anni che sento parlare de “L’amica geniale” di Elena Ferrante: tutti lo consigliano, tutti lo bramano, tutti lo desiderano e la lista d’attesa per il prestito nella mia biblioteca è più lunga di quella per un trapianto di rene. Avendone sentito parlare allo sfinimento, complice l’inizio delle riprese della trasportazione televisiva, mi sono decisa e l’ho inserito nella lista libri che voglio leggere quest’anno.
Per una serie di strane coincidenze astrali
(detto in parole povere: l’ho trovato usato sul Libraccio), sono riuscita a leggerlo prima del previsto e, da come forse potete intuire, me ne sono follemente innamorata. 


L'amica geniale
Autrice: Elena Ferrante
Casa Editrice: Edizioni e/o
Prezzo: 18,00 
★★


Il romanzo comincia seguendo le due protagoniste bambine, e poi adolescenti, tra le quinte di un rione miserabile della periferia napoletana, tra una folla di personaggi minori accompagnati lungo il loro percorso con attenta assiduità. L'autrice scava nella natura complessa dell'amicizia tra due bambine, tra due ragazzine, tra due donne, seguendo la loro crescita individuale, il modo di influenzarsi reciprocamente, i buoni e i cattivi sentimenti che nutrono nei decenni un rapporto vero, robusto. Narra poi gli effetti dei cambiamenti che investono il rione, Napoli, l'Italia, in più di un cinquantennio, trasformando le amiche e il loro legame. 


Sinceramente, all’inizio ho fatto fatica ad immergermi completamente nel mondo descritto da Ferrante. Forse perché  è molto lontano dalle ambientazioni dei romanzi che leggo solitamente (licei, università, luoghi sperduti nel Nord America o società mercantili trecentesche), ma non riuscivo ad orientarmi  in questa Napoli di fine anni Cinquanta.
Un altro aspetto, che ha rallentato notevolmente la mia lettura, è stato lo stile dell’autrice. Infatti, sceglie periodi brevi e densi, senza subordinate e con un lessico davvero semplice. Cresciuta con grandi giri di parole e frasi ridondanti, ci è voluto un po’ prima che riuscissi ad abituarmi a questo metodo. Ovviamente, ben presto mi sono ricreduta, e quel modo di scrivere così lontano dai miei parametri è diventato, in una manciata di ore, una vera e propria ispirazione. Negli ultimi giorni, infatti, mi sono ritrovata a compiere un lavoro di labor limae con qualsiasi testo mi ritrovassi a scrivere, avendo nella mente lo stile della lettura che stavo affrontando. 

[...] lei si esprimeva con frasi sì curate, sì senza un errore pur non avendo continuato a studiare, ma - in più - non lasciava traccia di innaturalezza, non si sentiva l'artificio della parola scritta. 
Leggevo e intanto vedevo, sentivo lei. 

Un aspetto, però, mi ha immediatamente colpito: ogni qualvolta Ferrante descrivesse i sentimenti della protagonista o di altri personaggi, riuscivo subito a farli miei. L’invidia, la gelosia, le paure, le gioie di Elena, diventavano in un batter d’occhio le mie. Anche per questo non solo risulta impossibile non affezionarsi alla protagonista della vicenda, ma anche non sentirsi vicini a tutti i personaggi. Concludere questo libro è stato come dire un arrivederci a degli amici che mi avevano concesso il privilegio di ascoltare la loro storia. 




Elena Ferrante è in grado di rappresentare i rapporti umani con una genuinità e attenzione estremamente rare. Credo che questa sia la chiave del romanzo e del suo successo: i veri protagonisti non sono Elena, Lila, Nino, Stefano e tutto il rione, ma i loro sentimenti. Sentimenti che l’autrice, con grande abilità, riesce a trasformare in universali.
 “L’amica geniale” non racconta semplicemente una storia, racconta la storia. 

Alla prossima,

16 commenti:

  1. Questo libro, o meglio la serie intera, mi perseguita! Devo farci un pensierino!

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    1. Perseguitava anche me e alla fine ho ceduto. Il tuo momento è arrivato!

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  2. L'unica cosa che mi viene da dire dopo aver letto la tua recensione è: "cosa sto aspettando per leggerlo?"

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  3. Anche io sono perseguitata! Devo riuscire a leggerlo prima o poi.

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  4. Ciao fanciulla, come tutti (da quanto ho letto nei commenti) anche io sono perseguitata da questa serie (almeno tanto quanto dalla saga dei Cazalet). Dovrò decidermi a leggerla perché ormai ho capito che sarà una lettura da mozzare il fiato. :D Ma, come è giusto che sia, lascerò che il piano astrale (o, eventualmente, il Libraccio), decida per me. Un bacione.

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    1. Ciao cara! La saga dei Cazalet sta perseguitando anche da me ormai da tempo immemore. credo che anche in questo caso aspetterò un segno dall'universo. <3

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  5. Nemmeno io l'ho ancora letto. E come te leggo recensioni positive ovunque... A questo punto devo farci un pensierino anch'io :)

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  6. Pensa che io alle coincidenze astrali ho bellamente voltato le spalle! Avevo trovato al mercatino dell'usato la serie completa a tipo 30 euro, ma non l'ho presa perchè non mi sembrava per niente nelle mie corde. Dici che mi devo mangiare le mani?

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    1. Chiara, non per far accrescere il tuo rimorso, ma io me le mangerei fino ai polsi... :)

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  7. Ma com'è che io ti scopro solo ora? Ho iniziato a seguirti, ovviamente!
    Ad ogni modo, questa serie di libri perseguita pure me da anni e anni e non ho ancora ceduto u.u

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    1. Ma ciao! Guarda, io sono sempre stata qui! ;)
      Dovrai cedere e, quando lo farai, ne sarai molto felice!

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  8. anch'io ne sento parlare da secoli e forse presto ci farò un pensierino!

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Grazie per ogni commento lasciato! Mi fa realmente piacere conoscere le vostre opinioni.

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