giovedì 28 settembre 2017

La mia estate in libri: femminismo, amore ( che quello non guasta mai) e Miriam Toews



Le temperature si sono abbassate, mia madre ha iniziato a pensare al pranzo di Natale, io ho iniziato i corsi della magistrale, quindi tutti gli indizi portano ad una sola e grande verità: l'estate è oramai finita. Mi congedo da una delle mie stagioni preferite con già un briciolo di nostalgia per quelli che sono stati dei mesi pieni di eventi e in cui riconosco di essere cresciuta molto ( dal punto di vista interiore, perchè il metro e sessanta non l'abbiamo ancora raggiunto). 
Quest'estate, però, le mie letture non sono state molto abbondanti: ho concluso davvero pochi romanzi, almeno per i miei standard, e solo alcuni mi hanno davvero entusiasmata. Volevo condividere con voi degli highlights, una carrellata di libri che nel bene e nel male mi hanno tenuto compagnia in questo periodo molto movimentato. 

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Mi sono approcciata a Cara Ijeawele, ovvero quindici consigli per crescere una bambina femminista  di Chimamanda Ngozi Adichie con grandi aspettative: avevo amato Dovremmo essere tutti femministi [recensione], trascrizione di un discorso che aveva completamente sconvolto il mio modo di vedere il mondo, quindi speravo in uno stesso risultato.
Purtroppo, la mia valutazione non è stata molto alta, per il semplice fatto che, nonostante l'autrice presenti verità in cui io credo fermamente, queste erano quasi tutte una ripetizione di ciò che avevo letto in Dovremmo essere tutti femministi e quindi non mi hanno lasciato molto. 



34963201Ho affrontato poi una lettura molto acclamata, ossia Exit West di Mohsin Hamid, autore del famoso Il fondamentalista riluttante. Anche in questo caso avevo aspettative molto alte, che, purtroppo sono state deluse. Lo stile dell'autore è magico, la tematica importante, eppure non sono riuscita ad entrare a pieno nella storia, che, francamente, mi ha lasciata abbastanza indifferente. 




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Passiamo poi ad una grandissima scoperta, ossia Miriam Toews con I miei piccoli dispiaceri. Vi rimando alla recensione, dove ho lodato come meglio ho potuto questo piccolo capolavoro che, ancora una volta, vi consiglio calorosamente. Lo stile di quest'autrice, nonostante la sua estrema semplicità, è così poetico che riesce a rendere ogni momento, anche il più banale, denso di significato.





9699305Sempre sull'onda de I miei piccoli dispiaceri, ho letto e amato Un complicato atto d'amore, sempre di Miriam Toews. La protagonista è una giovane ragazza, cresciuta in un contesto, quello della comunità mennonita, che ha represso qualsiasi suo slancio personale. Una comunità che vuole abbandonare, da una parte, ma che dall'altra percepisce come tutto ciò che possiede. Ancora una volta Toews riesce a presentarci una storia drammatica con semplicità, senza mai cadere nel banale e strappando, come sempre, qualche sorriso.


Questi sono alcune delle letture che mi hanno accompagnato quest'estate. Invece voi? Avete fatto qualche nuova scoperta? Qual è il libro che ha fatto breccia nel vostro cuore?
Alla prossima,

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