martedì 17 gennaio 2017

"Girl R-Evolution": un libro per imparare ad amarsi e a mettersi sempre al primo posto


Quando si parla di femminismo si tende ad individuare le sue protagoniste in donne che ormai hanno superato i vent'anni, che hanno vissuto nel mondo e hanno capito che c'è qualcosa di sbagliato nel modo in cui vengono percepite. In tutto questo ci sono due errori di fondo: il primo consta nella flessione della parola “protagoniste”, poiché questo si tratta sì di un movimento concentrato sulle donne, che però richiede l'aiuto di entrambe i sessi per realizzarsi. Il secondo, riguarda l'età dell'utenza: se vogliamo davvero cambiare il mondo, è necessario concentrarsi sui più piccoli e sull'educazione che viene loro fornita.
L'emblema di tutto ciò è Girl R-Evolution. Diventa ciò che sei
(DeAgositini,2015) di Alberto Pellai, medico,ricercatore e psicoterapeuta dell'età evolutiva, il quale ha scritto un libro indirizzato alle più giovani per far capire loro quanto valgono.

Il passaggio alla pubertà è un momento delicato per le bambine: il corpo cambia e l'immagine che si vede riflessa nello specchio il più delle volte non soddisfa. Anche perché i modelli di riferimento odierni spingono a una visione distorta della bellezza... che - troppo spesso - fa rima con magrezza. Attingendo dalla propria esperienza personale di psicoterapeuta e soprattutto di genitore di quattro figli, Alberto Pellai "esplora" l'universo femminile e parla alle bambine, ma anche alle loro mamme, zie, insegnanti, affrontando con sensibilità e competenza temi importanti come la consapevolezza del proprio corpo, i sentimenti, il sesso, l'approccio alla Rete



Ammetto che scrivere l'ultima frase mi ha fatto un po' male: per far capire  loro quanto valgono. Ma non è già ovvio? Ognuno di noi vale, ognuno di noi è importante e amato. Ma ragazze, perché oggi mi rivolgo in particolar modo a voi, riflettete su come eravate quando avevate dodici/tredici anni. Com'era il rapporto con voi stesse? Non vi è mai capitato che per un brufolo in più, qualche centimetro in meno e qualcuno in più sulla pancia o suoi fianchi, vi siate sentite inutili e indegne di qualsiasi cosa? Com'è possibile che quello che ci è stato presentato come un difetto fisico possa avere una tale influenza sul modo in cui percepiamo noi stesse?

La “parabola” amorosa di Shrek e Fiona racconta, nell'irrealtà di un cartone animato, una grande verità: la bellezza non rende felici. E allora, vale davvero la pena rincorrerla, considerarla il requisito più importante per sentirti bene con te stessa, il criterio per essere accettata o esclusa dal tuo gruppo di amiche?



Alberto Pellai si imbarca in una missione molto complicata. Con un linguaggio semplice e esempi presi dalla cultura più recente, cerca di spiegare alle ragazze che quello che ogni giorno i media cercano di inculcare nelle loro giovani menti è falso. Di per sé un progetto ostico, reso ancora più difficile dall'epoca in cui viviamo, nella quale il confronto con gli altri è inevitabile. Basta cliccare sull'icona di Instagram per essere inondati da vite più interessanti, volti più levigati, capelli più luminosi, corpi più in forma. È difficile ricordare a noi stessi che quella è solo la punta dell'iceberg, che vengono immortalati solo i momenti più belli di un'esistenza, che i volti sono stati modificati, così come i capelli e che, per quanto riguarda le celebrity, essere così in forma (al limite dell'ossessione) è il loro lavoro. Loro possono permettersi sei ore di palestra al giorno, perché quello è ciò per cui vengono pagate.

[…] proprio nel momento in cui sono in grado di volare sulla luna, di conquistare un Nobel per la Pace o per la Medicina, di dirigere aziende e diventare capi di Stato, si chiede loro di tenere la testa impegnata tutto il giorno nella conta delle calorie e di spendere energie nel controllo del peso. Pensaci su: il mito della magrezza potrebbe non essere arrivato per caso.



Girl R-Evolution informa ed educa su questioni importanti, come la necessità di mettersi sempre al primo posto, indipendentemente dai desideri altrui, di costruire il proprio destino senza alcun tipo di paura e vergogna. Parla di sesso, di violenza sulle donne e di come, fin dalla più tenera età, alle ragazze si tende ad insegnare ad essere remissive e docili. Quella in cui siamo immersi è una cultura malsana, che spesso ha finali tragici, basta accendere la televisione.
Perché a noi ragazze è  negata la semplice e bellissima sensazione di amarci per quello che siamo? Perché se una ragazza si vuole bene è considerata un'esibizionista, mentre un maschio è solamente sicuro di sé? 
In a society that profits from your self doubt, liking yourself is a rebellious act.


Alla prossima,

8 commenti:

  1. Non lo conoscevo questo libro, ma dato il tema trattato penso dovrà essere molto interessante :)

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  2. Cara Adele, ogni volta con i tuoi post riesci a ispirarmi. Sono in un periodo in cui sto cercando con tutte le mie forze di capire cosa sono destinata a diventare, in cui mi pongo mille domande, e sebbene non riguardino il mio aspetto fisico ma il mio futuro vorrei già essere al punto in cui sarò diventata ciò che sono. Questo sembra uno di quei libri che ci fa mettere in discussione noi stessi e che ci toglie dagli occhi quella patina che ci impedisce di vedere le cose come stanno. Spero di avere la fortuna di leggerlo, prima o poi. Un abbraccio <3

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    1. Oh Chiara, grazie mille per le tue bellissime parole!
      Spero proprio che riuscirai a farlo, perchè merita! <3

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  3. Quanto è vero, ogni singola parola che hai scritto!
    Questo libro finisce direttamente in wishlist. :)

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  4. Bellissimo post! Condivido tutto e la frase finale del libro è davvero motivante! Me lo segno come possibile regalo alle cugine/nipoti in piena adolescenza (e ovviamente lo leggo anche io, che male di certo non mi fa!)

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    1. Ahah grazie mille Elena! Effettivamente è un'idea regalo niente male! :)

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Grazie per ogni commento lasciato! Mi fa realmente piacere conoscere le vostre opinioni.

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